Giudici 9
1 OR Abimelec, figliuolo di Ierubbaal, andò in Sichem a' fratelli di sua madre, e parlò loro, e a tutta la famiglia della casa del padre di sua madre, dicendo:
καὶ ἐπορεύθη Αβιμελεχ υἱὸς Ιεροβααλ εἰς Συχεμ πρὸς ἀδελφοὺς μητρὸς αὐτοῦ καὶ ἐλάλησεν πρὸς αὐτοὺς καὶ πρὸς πᾶσαν συγγένειαν οἴκου πατρὸς μητρὸς αὐτοῦ λέγων
2 Deh! parlate a tutti i Sichemiti, e dite loro: Qual cosa è migliore per voi, che settant'uomini, [cioè] tutti i figliuoli di Ierubbaal, signoreggino sopra voi, ovvero, che un uomo solo signoreggi sopra voi? ricordatevi ancora che io [sono] vostre ossa, e vostra carne.
λαλήσατε δὴ ἐν τοῖς ὠσὶν πάντων τῶν ἀνδρῶν Συχεμ τί τὸ ἀγαθὸν ὑμῖν κυριεῦσαι ὑμῶν ἑβδομήκοντα ἄνδρας πάντας υἱοὺς Ιεροβααλ ἢ κυριεύειν ὑμῶν ἄνδρα ἕνα καὶ μνήσθητε ὅτι ὀστοῦν ὑμῶν καὶ σὰρξ ὑμῶν εἰμι
3 E i fratelli di sua madre parlarono di lui a tutti i Sichemiti, e dissero loro tutte quelle parole; e il cuor loro s'inchinò a seguitare Abimelec; perchè dissero: Egli [è] nostro fratello.
καὶ ἐλάλησαν περὶ αὐτοῦ οἱ ἀδελφοὶ τῆς μητρὸς αὐτοῦ ἐν τοῖς ὠσὶν πάντων τῶν ἀνδρῶν Συχεμ πάντας τοὺς λόγους τούτους καὶ ἔκλινεν ἡ καρδία αὐτῶν ὀπίσω Αβιμελεχ ὅτι εἶπαν ἀδελφὸς ἡμῶν ἐστιν
4 E gli diedero settanta [sicli] d'argento, [tolti] dal tempio di Baal-berit, co' quali Abimelec soldò degli uomini da nulla, e vagabondi, i quali lo seguitarono.
καὶ ἔδωκαν αὐτῷ ἑβδομήκοντα ἀργυρίου ἐξ οἴκου Βααλβεριθ καὶ ἐμισθώσατο ἑαυτῷ Αβιμελεχ ἄνδρας κενοὺς καὶ δειλούς καὶ ἐπορεύθησαν ὀπίσω αὐτοῦ
5 Ed egli venne in casa di suo padre, in Ofra, e uccise in su una stessa pietra i suoi fratelli, figliuoli di Ierubbaal, [ch'erano] settant'uomini; ma Giotam, figliuol minore di Ierubbaal, scampò; perchè s'era nascosto.
καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸν οἶκον τοῦ πατρὸς αὐτοῦ εἰς Εφραθα καὶ ἀπέκτεινεν τοὺς ἀδελφοὺς αὐτοῦ υἱοὺς Ιεροβααλ ἑβδομήκοντα ἄνδρας ἐπὶ λίθον ἕνα καὶ κατελείφθη Ιωαθαν υἱὸς Ιεροβααλ ὁ νεώτερος ὅτι ἐκρύβη
6 Poi tutti i Sichemiti, e tutta la casa di Millo, si adunarono insieme, e andarono, e costituirono re Abimelec, presso alla quercia dove era rizzato [il piliere] in Sichem.
καὶ συνήχθησαν πάντες ἄνδρες Σικιμων καὶ πᾶς οἶκος Βηθμααλων καὶ ἐπορεύθησαν καὶ ἐβασίλευσαν τὸν Αβιμελεχ πρὸς τῇ βαλάνῳ τῇ εὑρετῇ τῆς στάσεως τῆς ἐν Σικιμοις
7 E [ciò] essendo rapportato a Giotam, egli andò, e si fermò in su la sommità del monte di Gherizim; e alzò la voce, e gridò, e disse loro: Ascoltatemi, Sichemiti, e [così] vi ascolti Iddio.
καὶ ἀνηγγέλη τῷ Ιωαθαν καὶ ἐπορεύθη καὶ ἔστη ἐπὶ κορυφὴν ὄρους Γαριζιν καὶ ἐπῆρεν τὴν φωνὴν αὐτοῦ καὶ ἔκλαυσεν καὶ εἶπεν αὐτοῖς ἀκούσατέ μου ἄνδρες Σικιμων καὶ ἀκούσεται ὑμῶν ὁ θεός
8 Gli alberi andarono [già] per ungere un re [che regnasse] sopra loro; e dissero all'ulivo: Regna sopra noi.
πορευόμενα ἐπορεύθη τὰ ξύλα τοῦ χρῖσαι ἐφ’ ἑαυτὰ βασιλέα καὶ εἶπον τῇ ἐλαίᾳ βασίλευσον ἐφ’ ἡμῶν
9 Ma l'ulivo disse loro: Resterei io [di produrre] il mio olio, il quale Iddio [e] gli uomini onorano in me, per andar vagando per gli [altri] alberi?
καὶ εἶπεν αὐτοῖς ἡ ἐλαία μὴ ἀπολείψασα τὴν πιότητά μου ἐν ᾗ δοξάσουσι τὸν θεὸν ἄνδρες πορεύσομαι κινεῖσθαι ἐπὶ τῶν ξύλων
10 Poi gli alberi dissero al fico: Vieni tu, regna sopra noi.
καὶ εἶπον τὰ ξύλα τῇ συκῇ δεῦρο βασίλευσον ἐφ’ ἡμῶν
11 Ma il fico disse loro: Resterei io [di produrre] la mia dolcezza, e il mio buon frutto, per andar vagando per gli [altri] alberi?
καὶ εἶπεν αὐτοῖς ἡ συκῆ μὴ ἀπολείψασα ἐγὼ τὴν γλυκύτητά μου καὶ τὰ γενήματά μου τὰ ἀγαθὰ πορεύσομαι κινεῖσθαι ἐπὶ τῶν ξύλων
12 E gli alberi dissero alla vite: Vieni tu, regna sopra noi.
καὶ εἶπαν τὰ ξύλα πρὸς τὴν ἄμπελον δεῦρο σὺ βασίλευσον ἐφ’ ἡμῶν
13 Ma la vite disse loro: Resterei io [di produrre] il mio mosto, che rallegra Iddio e gli uomini, per andar vagando per gli [altri] alberi?
καὶ εἶπεν αὐτοῖς ἡ ἄμπελος μὴ ἀπολείψασα τὸν οἶνόν μου τὸν εὐφραίνοντα θεὸν καὶ ἀνθρώπους πορεύσομαι κινεῖσθαι ἐπὶ τῶν ξύλων
14 Allora tutti gli alberi dissero al pruno: Vieni tu, regna sopra noi.
καὶ εἶπαν πάντα τὰ ξύλα τῇ ῥάμνῳ δεῦρο σὺ βασίλευσον ἐφ’ ἡμῶν
15 E il pruno disse agli alberi: Se ciò che voi fate, ungendomi per re sopra voi, è con verità, venite, riparatevi sotto alla mia ombra; se no, esca il fuoco dal pruno, e consumi i cedri del Libano.
καὶ εἶπεν ἡ ῥάμνος πρὸς τὰ ξύλα εἰ ἐν ἀληθείᾳ χρίετέ με ὑμεῖς τοῦ βασιλεύειν ἐφ’ ὑμᾶς δεῦτε ὑπόστητε ἐν τῇ σκιᾷ μου καὶ εἰ μή ἐξέλθῃ πῦρ ἀπ’ ἐμοῦ καὶ καταφάγῃ τὰς κέδρους τοῦ Λιβάνου
16 Ora altresì, se voi siete proceduti con verità e con integrità, costituendo Abimelec re; e se avete operato bene inverso Ierubbaal, e inverso la sua casa; e se voi gli avete renduta la retribuzione delle sue opere
καὶ νῦν εἰ ἐν ἀληθείᾳ καὶ τελειότητι ἐποιήσατε καὶ ἐβασιλεύσατε τὸν Αβιμελεχ καὶ εἰ ἀγαθωσύνην ἐποιήσατε μετὰ Ιεροβααλ καὶ μετὰ τοῦ οἴκου αὐτοῦ καὶ εἰ ὡς ἀνταπόδοσις χειρὸς αὐτοῦ ἐποιήσατε αὐτῷ
17 (conciossiachè mio padre abbia guerreggiato per voi, e abbia cacciato dietro alle spalle ogni riguardo alla sua vita, e vi abbia riscossi dalla mano de' Madianiti.
ὡς παρετάξατο ὁ πατήρ μου ὑπὲρ ὑμῶν καὶ ἐξέρριψεν τὴν ψυχὴν αὐτοῦ ἐξ ἐναντίας καὶ ἐρρύσατο ὑμᾶς ἐκ χειρὸς Μαδιαμ
18 Ma oggi voi vi siete sollevati contro alla casa di mio padre, e avete uccisi sopra una medesima pietra i suoi figliuoli, [in numero di] settant'uomini, e avete costituito re sopra i Sichemiti Abimelec, figliuolo della sua serva, perciocchè egli è vostro fratello);
καὶ ὑμεῖς ἐπανέστητε ἐπὶ τὸν οἶκον τοῦ πατρός μου σήμερον καὶ ἀπεκτείνατε τοὺς υἱοὺς αὐτοῦ ἑβδομήκοντα ἄνδρας ἐπὶ λίθον ἕνα καὶ ἐβασιλεύσατε τὸν Αβιμελεχ υἱὸν παιδίσκης αὐτοῦ ἐπὶ τοὺς ἄνδρας Σικιμων ὅτι ἀδελφὸς ὑμῶν ἐστιν
19 se, [dico], siete oggi proceduti con verità e con integrità, verso Ierubbaal e verso la sua casa, godete d'Abimelec, e Abimelec goda di voi;
καὶ εἰ ἐν ἀληθείᾳ καὶ τελειότητι ἐποιήσατε μετὰ Ιεροβααλ καὶ μετὰ τοῦ οἴκου αὐτοῦ ἐν τῇ ἡμέρᾳ ταύτῃ εὐφρανθείητε ἐν Αβιμελεχ καὶ εὐφρανθείη καί γε αὐτὸς ἐφ’ ὑμῖν
20 se no, esca il fuoco d'Abimelec, e consumi i Sichemiti e la casa di Millo; esca parimente il fuoco de' Sichemiti e della casa di Millo, e consumi Abimelec.
εἰ δὲ οὐ ἐξέλθοι πῦρ ἀπὸ Αβιμελεχ καὶ φάγοι τοὺς ἄνδρας Σικιμων καὶ τὸν οἶκον Βηθμααλλων καὶ ἐξέλθοι πῦρ ἀπὸ ἀνδρῶν Σικιμων καὶ ἐκ τοῦ οἴκου Βηθμααλλων καὶ καταφάγοι τὸν Αβιμελεχ
21 Poi Giotam scampò e se ne fuggì d'innanzi ad Abimelec suo fratello, e andò in Beer, e quivi dimorò.
καὶ ἔφυγεν Ιωαθαν καὶ ἀπέδρα καὶ ἐπορεύθη ἕως Βαιηρ καὶ ᾤκησεν ἐκεῖ ἀπὸ προσώπου Αβιμελεχ ἀδελφοῦ αὐτοῦ
22 E Abimelec signoreggiò sopra Israele tre anni.
καὶ ἦρξεν Αβιμελεχ ἐπὶ Ισραηλ τρία ἔτη
23 E Iddio mandò uno spirito maligno fra Abimelec e i Sichemiti; e i Sichemiti ruppero la fede ad Abimelec;
καὶ ἐξαπέστειλεν ὁ θεὸς πνεῦμα πονηρὸν ἀνὰ μέσον Αβιμελεχ καὶ ἀνὰ μέσον τῶν ἀνδρῶν Σικιμων καὶ ἠθέτησαν ἄνδρες Σικιμων ἐν τῷ οἴκῳ Αβιμελεχ
24 acciocchè la violenza fatta a' settanta figliuoli di Ierubbaal, e il sangue loro, venisse ad esser messo addosso ad Abimelec lor fratello, il quale li avea uccisi; e addosso a' Sichemiti, i quali aveano tenuta mano con lui a uccidere i suoi fratelli.
τοῦ ἐπαγαγεῖν τὴν ἀδικίαν τῶν ἑβδομήκοντα υἱῶν Ιεροβααλ καὶ τὰ αἵματα αὐτῶν τοῦ θεῖναι ἐπὶ Αβιμελεχ τὸν ἀδελφὸν αὐτῶν ὃς ἀπέκτεινεν αὐτούς καὶ ἐπὶ ἄνδρας Σικιμων ὅτι ἐνίσχυσαν τὰς χεῖρας αὐτοῦ ἀποκτεῖναι τοὺς ἀδελφοὺς αὐτοῦ
25 I Sichemiti adunque gli posero agguati in su le sommità de' monti, i quali rubavano in su la strada chiunque passava appresso di loro. [E ciò] fu rapportato ad Abimelec.
καὶ ἔθηκαν αὐτῷ οἱ ἄνδρες Σικιμων ἐνεδρεύοντας ἐπὶ τὰς κεφαλὰς τῶν ὀρέων καὶ διήρπαζον πάντα ὃς παρεπορεύετο ἐπ’ αὐτοὺς ἐν τῇ ὁδῷ καὶ ἀπηγγέλη τῷ βασιλεῖ Αβιμελεχ
26 Poi Gaal, figliuolo di Ebed, e i suoi fratelli, vennero, e passarono in Sichem; e i Sichemiti presero confidenza in lui.
καὶ ἦλθεν Γααλ υἱὸς Ιωβηλ καὶ οἱ ἀδελφοὶ αὐτοῦ καὶ παρῆλθον ἐν Σικιμοις καὶ ἦλπισαν ἐν αὐτῷ οἱ ἄνδρες Σικιμων
27 E, usciti alla campagna, vendemmiarono le lor vigne, e calcarono [le uve], e cantarono delle canzoni. Poi entrarono nel tempio dell'iddio loro, e mangiarono, e bevvero, e maledissero Abimelec.
καὶ ἐξῆλθον εἰς ἀγρὸν καὶ ἐτρύγησαν τοὺς ἀμπελῶνας αὐτῶν καὶ ἐπάτησαν καὶ ἐποίησαν ελλουλιμ καὶ εἰσήνεγκαν εἰς οἶκον θεοῦ αὐτῶν καὶ ἔφαγον καὶ ἔπιον καὶ κατηράσαντο τὸν Αβιμελεχ
28 E Gaal, figliuolo di Ebed, disse: Chi [è] Abimelec, e quale [è] Sichem, che noi serviamo ad Abimelec? non [è egli] figliuolo di Ierubbaal? e Zebul non [è] egli suo commissario? Servite a' discendenti di Hemor, padre di Sichem. E perchè serviremo noi a costui?
καὶ εἶπεν Γααλ υἱὸς Ιωβηλ τίς ἐστιν Αβιμελεχ καὶ τίς ἐστιν υἱὸς Συχεμ ὅτι δουλεύσομεν αὐτῷ οὐχ υἱὸς Ιεροβααλ καὶ Ζεβουλ ἐπίσκοπος αὐτοῦ δοῦλος αὐτοῦ σὺν τοῖς ἀνδράσιν Εμμωρ πατρὸς Συχεμ καὶ τί ὅτι δουλεύσομεν αὐτῷ ἡμεῖς
29 Oh! fossemi pur data questa gente sotto la mia condotta, io caccerei Abimelec. Poi disse ad Abimelec: Accresci pure il tuo esercito, e vien fuori.
καὶ τίς δῴη τὸν λαὸν τοῦτον ἐν χειρί μου καὶ μεταστήσω τὸν Αβιμελεχ καὶ ἐρῶ πρὸς αὐτόν πλήθυνον τὴν δύναμίν σου καὶ ἔξελθε
30 E Zebul, capitano della città, avendo udite le parole di Gaal, figliuolo di Ebed, si accese nell'ira.
καὶ ἤκουσεν Ζεβουλ ἄρχων τῆς πόλεως τοὺς λόγους Γααλ υἱοῦ Ιωβηλ καὶ ὠργίσθη θυμῷ αὐτός
31 E cautamente mandò messi ad Abimelec, a dirgli: Ecco, Gaal, figliuolo di Ebed, e i suoi fratelli, son venuti in Sichem; ed ecco, stringono la città contro a te.
καὶ ἀπέστειλεν ἀγγέλους πρὸς Αβιμελεχ ἐν κρυφῇ λέγων ἰδοὺ Γααλ υἱὸς Ιωβηλ καὶ οἱ ἀδελφοὶ αὐτοῦ ἔρχονται εἰς Συχεμ καὶ ἰδοὺ αὐτοὶ περικάθηνται τὴν πόλιν ἐπὶ σέ
32 Ora, dunque, levati di notte, con la gente ch'[è] teco, e poni agguati nella campagna;
καὶ νῦν ἀναστὰς νυκτὸς σὺ καὶ ὁ λαὸς ὁ μετὰ σοῦ καὶ ἐνέδρευσον ἐν τῷ ἀγρῷ
33 e domattina a buon'ora, in sul levar del sole, levati, e fa' una correria sopra la città; ed ecco, egli e la gente ch'[è] con lui, uscirà incontro a te, e tu gli farai secondo che ti occorrerà.
καὶ ἔσται τὸ πρωὶ ἅμα τῷ ἀνατεῖλαι τὸν ἥλιον ὀρθριεῖς καὶ ἐκτενεῖς ἐπὶ τὴν πόλιν καὶ ἰδοὺ αὐτὸς καὶ ὁ λαὸς ὁ μετ’ αὐτοῦ ἐκπορεύονται πρὸς σέ καὶ ποιήσεις αὐτῷ ὅσα ἂν εὕρῃ ἡ χείρ σου
34 Abimelec adunque si levò di notte, con tutta la gente ch'[era] con lui, e stettero agli agguati contro a Sichem, in quattro schiere.
καὶ ἀνέστη Αβιμελεχ καὶ πᾶς ὁ λαὸς μετ’ αὐτοῦ νυκτὸς καὶ ἐνήδρευσαν ἐπὶ Συχεμ τέτρασιν ἀρχαῖς
35 Or Gaal, figliuolo di Ebed, uscì fuori, e si fermò in su l'entrata della porta della città; e Abimelec si levò dagli agguati, con la gente ch'[era] con lui.
καὶ ἐξῆλθεν Γααλ υἱὸς Ιωβηλ καὶ ἔστη πρὸς τῇ θύρᾳ τῆς πύλης τῆς πόλεως καὶ ἀνέστη Αβιμελεχ καὶ ὁ λαὸς ὁ μετ’ αὐτοῦ ἀπὸ τοῦ ἐνέδρου
36 E Gaal, veduta quella gente, disse a Zebul: Ecco della gente, che scende dalle sommità de' monti. E Zebul gli disse: Tu vedi l'ombra de' monti, e ti pare che sieno uomini.
καὶ εἶδεν Γααλ υἱὸς Ιωβηλ τὸν λαὸν καὶ εἶπεν πρὸς Ζεβουλ ἰδοὺ λαὸς καταβαίνει ἀπὸ κεφαλῶν τῶν ὀρέων καὶ εἶπεν πρὸς αὐτὸν Ζεβουλ τὴν σκιὰν τῶν ὀρέων σὺ βλέπεις ὡς ἄνδρας
37 E Gaal parlò di nuovo, e disse: Ecco della gente che scende dal bellico del paese, ed una schiera che viene dalla via del querceto degl'indovini.
καὶ προσέθετο ἔτι Γααλ τοῦ λαλῆσαι καὶ εἶπεν ἰδοὺ λαὸς καταβαίνων κατὰ θάλασσαν ἀπὸ τοῦ ἐχόμενα ὀμφαλοῦ τῆς γῆς καὶ ἀρχὴ ἑτέρα ἔρχεται διὰ ὁδοῦ Ηλωνμαωνενιμ
38 E Zebul gli disse: Dove [è] ora la tua bocca, con la quale tu dicevi: Chi [è] Abimelec, che noi gli serviamo? Non [è] egli questo popolo quello che tu sprezzavi? Deh! esci ora fuori, e combatti con lui.
καὶ εἶπεν πρὸς αὐτὸν Ζεβουλ καὶ ποῦ ἐστιν τὸ στόμα σου ὡς ἐλάλησας τίς ἐστιν Αβιμελεχ ὅτι δουλεύσομεν αὐτῷ μὴ οὐχὶ οὗτος ὁ λαός ὃν ἐξουδένωσας ἔξελθε δὴ νῦν καὶ παράταξαι αὐτῷ
39 Allora Gaal uscì fuori davanti a' Sichemiti, e combattè con Abimelec.
καὶ ἐξῆλθεν Γααλ ἐνώπιον ἀνδρῶν Συχεμ καὶ παρετάξατο πρὸς Αβιμελεχ
40 Ma Abimelec gli diè la caccia, ed egli fuggì d'innanzi a lui, e molti caddero uccisi infino all'entrata della porta.
καὶ ἐδίωξεν αὐτὸν Αβιμελεχ καὶ ἔφυγεν ἀπὸ προσώπου αὐτοῦ καὶ ἔπεσαν τραυματίαι πολλοὶ ἕως τῆς θύρας τῆς πύλης
41 E Abimelec si fermò in Aruma; e Zebul cacciò di Sichem Gaal, e i suoi fratelli; talchè non poterono più stare in Sichem.
καὶ εἰσῆλθεν Αβιμελεχ ἐν Αρημα καὶ ἐξέβαλεν Ζεβουλ τὸν Γααλ καὶ τοὺς ἀδελφοὺς αὐτοῦ μὴ οἰκεῖν ἐν Συχεμ
42 E il giorno seguente, il popolo [di Sichem] uscì fuori a' campi; e ciò fu rapportato ad Abimelec.
καὶ ἐγένετο τῇ ἐπαύριον καὶ ἐξῆλθεν ὁ λαὸς εἰς τὸν ἀγρόν καὶ ἀνήγγειλεν τῷ Αβιμελεχ
43 Ed egli prese la [sua] gente, e la spartì in tre schiere, e si pose in agguato su per li campi; e, veggendo che il popolo usciva della città, si levò contro ad esso, e lo percosse.
καὶ ἔλαβεν τὸν λαὸν καὶ διεῖλεν αὐτοὺς εἰς τρεῖς ἀρχὰς καὶ ἐνήδρευσεν ἐν ἀγρῷ καὶ εἶδεν καὶ ἰδοὺ ὁ λαὸς ἐξῆλθεν ἐκ τῆς πόλεως καὶ ἀνέστη ἐπ’ αὐτοὺς καὶ ἐπάταξεν αὐτούς
44 Ed Abimelec, con la schiera ch'egli avea seco, corse verso la città, e si fermò all'entrata della porta della città; e le [altre] due schiere corsero sopra tutti quelli ch'[erano] per li campi, e li percossero.
καὶ Αβιμελεχ καὶ οἱ ἀρχηγοὶ οἱ μετ’ αὐτοῦ ἐξέτειναν καὶ ἔστησαν παρὰ τὴν θύραν τῆς πύλης τῆς πόλεως καὶ αἱ δύο ἀρχαὶ ἐξέτειναν ἐπὶ πάντας τοὺς ἐν τῷ ἀγρῷ καὶ ἐπάταξαν αὐτούς
45 Ed Abimelec combattè contro alla città tutto quel giorno, e la prese, e uccise il popolo ch'[era] in essa; poi spianò la città, e vi seminò del sale.
καὶ Αβιμελεχ παρετάσσετο ἐν τῇ πόλει ὅλην τὴν ἡμέραν ἐκείνην καὶ κατελάβετο τὴν πόλιν καὶ τὸν λαὸν τὸν ἐν αὐτῇ ἀπέκτεινεν καὶ καθεῖλεν τὴν πόλιν καὶ ἔσπειρεν εἰς ἅλας
46 E tutti gli abitanti della torre di Sichem, udito [ciò], si ridussero nella fortezza del tempio d'El-berit.
καὶ ἤκουσαν πάντες οἱ ἄνδρες πύργων Συχεμ καὶ ἦλθον εἰς συνέλευσιν Βαιθηλβεριθ
47 E fu rapportato ad Abimelec, che tutti gli abitanti della torre di Sichem si erano adunati [là].
καὶ ἀνηγγέλη τῷ Αβιμελεχ ὅτι συνήχθησαν πάντες οἱ ἄνδρες πύργων Συχεμ
48 Laonde Abimelec salì in sul monte di Salmon, con tutta la gente ch'[era] con lui; e prese delle scuri in mano, e tagliò un ramo d'albero; e, toltolo, sel recò in ispalla; poi disse alla gente ch' [era] con lui: Quello che mi avete veduto fare, fatelo prestamente, come [ho fatto] io.
καὶ ἀνέβη Αβιμελεχ εἰς ὄρος Ερμων καὶ πᾶς ὁ λαὸς ὁ μετ’ αὐτοῦ καὶ ἔλαβεν Αβιμελεχ τὰς ἀξίνας ἐν τῇ χειρὶ αὐτοῦ καὶ ἔκοψεν κλάδον ξύλου καὶ ἦρεν καὶ ἔθηκεν ἐπ’ ὤμων αὐτοῦ καὶ εἶπεν τῷ λαῷ τῷ μετ’ αὐτοῦ ὃ εἴδετέ με ποιοῦντα ταχέως ποιήσατε ὡς ἐγώ
49 Tutta la gente adunque tagliò anch'essa de' rami, ciascuno il suo; poi, andati dietro ad Abimelec, posero [quelli] intorno alla fortezza, e arsero la fortezza sopra coloro [che v'erano dentro]; e tutti gli abitanti morirono anch'essi, [in numero] d'intorno a mille persone, tra uomini e donne.
καὶ ἔκοψαν καί γε ἀνὴρ κλάδον πᾶς ἀνὴρ καὶ ἐπορεύθησαν ὀπίσω Αβιμελεχ καὶ ἐπέθηκαν ἐπὶ τὴν συνέλευσιν καὶ ἐνεπύρισαν ἐπ’ αὐτοὺς τὴν συνέλευσιν ἐν πυρί καὶ ἀπέθανον καί γε πάντες οἱ ἄνδρες πύργου Σικιμων ὡς χίλιοι ἄνδρες καὶ γυναῖκες
50 Poi Abimelec andò a Tebes, e vi pose campo, e la prese.
καὶ ἐπορεύθη Αβιμελεχ ἐκ Βαιθηλβεριθ καὶ παρενέβαλεν ἐν Θηβης καὶ κατέλαβεν αὐτήν
51 Ora, nel mezzo della città v'era una torre forte, nella quale tutti gli uomini e le donne, e tutti gli abitanti della città, si rifuggirono; e, serratisi dentro, salirono in sul tetto della torre.
καὶ πύργος ἰσχυρὸς ἦν ἐν μέσῳ τῆς πόλεως καὶ ἔφυγον ἐκεῖ πάντες οἱ ἄνδρες καὶ αἱ γυναῖκες τῆς πόλεως καὶ ἔκλεισαν ἔξωθεν αὐτῶν καὶ ἀνέβησαν ἐπὶ τὸ δῶμα τοῦ πύργου
52 Ed Abimelec, venuto fino alla torre, la combattè, e si accostò infino alla porta della torre, per bruciarla col fuoco.
καὶ ἦλθεν Αβιμελεχ ἕως τοῦ πύργου καὶ παρετάξαντο αὐτῷ καὶ ἤγγισεν Αβιμελεχ ἕως τῆς θύρας τοῦ πύργου τοῦ ἐμπρῆσαι αὐτὸν ἐν πυρί
53 Ma una donna gittò giù un pezzo di macina in sul capo di Abimelec, e gli spezzò il teschio.
καὶ ἔρριψεν γυνὴ μία κλάσμα ἐπιμυλίου ἐπὶ κεφαλὴν Αβιμελεχ καὶ ἔκλασεν τὸ κρανίον αὐτοῦ
54 Laonde egli prestamente chiamò il fante che portava le sue armi, e gli disse: Tira fuori la tua spada, e uccidimi, che talora non si dica di me: Una donna l'ha ammazzato. Il suo fante adunque lo trafisse, ed egli morì.
καὶ ἐβόησεν ταχὺ πρὸς τὸ παιδάριον τὸ αἶρον τὰ σκεύη αὐτοῦ καὶ εἶπεν αὐτῷ σπάσον τὴν ῥομφαίαν μου καὶ θανάτωσόν με μήποτε εἴπωσιν γυνὴ ἀπέκτεινεν αὐτόν καὶ ἐξεκέντησεν αὐτὸν τὸ παιδάριον αὐτοῦ καὶ ἀπέθανεν
55 E quando gl'Israeliti ebber veduto che Abimelec era morto, se ne andarono ciascuno al suo luogo.
καὶ εἶδεν ἀνὴρ Ισραηλ ὅτι ἀπέθανεν Αβιμελεχ καὶ ἐπορεύθησαν ἀνὴρ εἰς τὸν τόπον αὐτοῦ
56 Così Iddio fece la retribuzione ad Abimelec, del male ch'egli avea commesso contro a suo padre, uccidendo i suoi settanta fratelli.
καὶ ἐπέστρεψεν ὁ θεὸς τὴν πονηρίαν Αβιμελεχ ἣν ἐποίησεν τῷ πατρὶ αὐτοῦ ἀποκτεῖναι τοὺς ἑβδομήκοντα ἀδελφοὺς αὐτοῦ
57 Iddio fece ancora ritornare in sul capo degli uomini di Sichem tutto il male che aveano commesso; e avvenne loro la maledizione di Giotam, figliuolo di Ierubbaal.
καὶ τὴν πᾶσαν πονηρίαν ἀνδρῶν Συχεμ ἐπέστρεψεν ὁ θεὸς εἰς κεφαλὴν αὐτῶν καὶ ἐπῆλθεν ἐπ’ αὐτοὺς ἡ κατάρα Ιωαθαν υἱοῦ Ιεροβααλ
