שִׁ֥יר הַֽמַּֽעֲלֹ֗ות לְדָ֫וִ֥ד יְהוָ֤ה ׀ לֹא־גָבַ֣הּ לִ֭בִּי וְלֹא־רָמ֣וּ עֵינַ֑י וְלֹֽא־הִלַּ֓כְתִּי ׀ בִּגְדֹלֹ֖ות וּבְנִפְלָאֹ֣ות מִמֶּֽנִּי׃ | 1 |
Cantico di Maalot, di Davide SIGNORE, il mio cuore non è elevato, e gli occhi miei non sono altieri; E non cammino in cose più grandi, E più ardue che a me non si conviene,
אִם־לֹ֤א שִׁוִּ֨יתִי ׀ וְדֹומַ֗מְתִּי נַ֫פְשִׁ֥י כְּ֭גָמֻל עֲלֵ֣י אִמֹּ֑ו כַּגָּמֻ֖ל עָלַ֣י נַפְשִֽׁי׃ | 2 |
Se non ho composta ed acchetata l'anima mia, A guisa di fanciullo novellamente spoppato appresso sua madre; [Se] l'anima mia [non è stata] in me, A guisa di fanciullo novellamente spoppato.